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Questa settimana per la nostra rubrica โ€œPunti Di vistaโ€ Lorenzo Sala, responsabile radicamento e associazioni del PD Monza Brianza, ci propone, complice la celebrazione della nostra Festa della Repubblica, una importante riflessione sul tema del Lavoro cosรฌ intrinsecamente connesso ai concetti di Dignitร  e Democrazia che il mutare di uno ha inesorabili ricadute anche sugli altri. Ripercorrendo lโ€™evoluzione del lavoro dal dopo guerra fino ai nostri giorni, Sala fotografa lโ€™impietosa situazione attuale caratterizzata dal venir meno del compromesso democratico che si era esteso a tutti gli ambiti della vita portando benefici a tutti i livelli. E allora, cosa dovrebbe fare la Sinistra per riannodare il filo tra Democrazia e Lavoro?

Vediamolo insieme

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Posted by PD Desio on Sunday, June 4, 2023

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di Lorenzo Sala

Abbiamo da poco chiuso i festeggiamenti per il compleanno della nostra Repubblica, una ๐‘๐ž๐ฉ๐ฎ๐›๐›๐ฅ๐ข๐œ๐š che i nostri Padri Costituenti hanno voluto ๐’‡๐’๐’๐’…๐’‚๐’•๐’‚ ๐’”๐’–๐’ ๐‘ณ๐’‚๐’—๐’๐’“๐’.
Il Lavoro dal secondo dopo guerra in avanti รจ stato il vero motore di crescita e riscatto per intere generazioni. Non solo per una crescita che ha interessato tutti gli indicatori economici ma che ha permesso lโ€™emancipazione di intere classi sociali. Un costante miglioramento determinato da una dialettica diretta e sincera coinvolgeva, tenendole insieme, forze politiche, sindacali e rappresentanti del mondo delle imprese. Cosรฌ, attraverso le grandi lotte operaie, i grandi accordi sindacali e le menti piรน brillanti del mondo produttivo italiano, lโ€™Italia ha saputo mettere in atto processi di crescita che hanno toccato tutte le italiane e gli italiani al di lร  del loro ceto sociale di appartenenza.

รˆ andato definendosi nel corso degli anni un patto che sanciva pari dignitร  tra lavoro ed impresa e che un grande Politico e studioso come Alfredo Reichlin aveva chiamato โ€œ๐ถ๐‘–๐‘ฃ๐‘–๐‘™๐‘ก๐‘Žฬ€ ๐‘‘๐‘’๐‘™ ๐ฟ๐‘Ž๐‘ฃ๐‘œ๐‘Ÿ๐‘œโ€.
Infatti, non fu un caso che lโ€™affermazione di nuovi diritti nel mondo del lavoro sia coincisa con un momento di rafforzamento delle Democrazie occidentali. Al fondo sta qui il concetto di civiltร  del lavoro, ovvero aver fatto in modo che la Politica e i processi sociali guidassero quelli economici consentendo a tutti di beneficiare della crescita del paese.
In sostanza eravamo di fronte ad un gigantesco ๐‘๐‘œ๐‘š๐‘๐‘Ÿ๐‘œ๐‘š๐‘’๐‘ ๐‘ ๐‘œ ๐‘‘๐‘’๐‘š๐‘œ๐‘๐‘Ÿ๐‘Ž๐‘ก๐‘–๐‘๐‘œ che ha saputo estendersi ad ogni ambito della vita e quindi allโ€™accesso allโ€™istruzione, alla salute e a tutti i sistemi di welfare che via via andavano creandosi. Intere famiglie poterono finalmente immaginare un futuro diverso per i propri figli, si interruppe la necessitร  di destinare i giovani subito al lavoro e crebbe costantemente la scolarizzazione. Padri e Madri finalmente potevano permettersi di far studiare i figli; giovani che a loro volta potevano ambire ad avere un futuro economicamente migliore di quello dei loro genitori. Insomma, stabilitร  del lavoro e salari adeguati consentivano di veder funzionare lโ€™ascensore sociale, la fiducia nel futuro e nelle istituzioni rafforzando cosรฌ la Democrazia.

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Non รจ facile trovare una risposta a queste domande, ma penso che per chi ama la politica e la vuole fare da Sinistra sia arrivato il momento di provare a trovare delle risposte e delle soluzioni.

Lโ€™avvento della globalizzazione ha sicuramente rappresentato un momento storico importante che ha cambiato gli equilibri del mondo, allargato e nello stesso tempo avvicinato confini che si pensavano lontani ma soprattutto ha impartito un cambio radicale nel sistema economico. La finanziarizzazione del capitalismo e lโ€™avvento del neoliberismo producono, dentro una fase iniziale di benessere diffuso, due effetti che si riveleranno molto negativi: lโ€™individualizzazione della societร  a discapito del valore della comunitร  ed il passaggio del potere economico dalla politica nelle mani della finanza.
Cosรฌ, tra gli anni โ€™80 e โ€˜90 la finanza guiderร  in modo totale le principali scelte economiche con effetti globali. Inizia una stagione nuova, fatta di luci ed ombre ma che porta ad un radicale cambiamento anche nel modo di concepire il Lavoro. Nel nome di una logica finanziaria del profitto per il profitto viene rotto il compromesso che ha retto le democrazie occidentali e il lavoro, da strumento di emancipazione, torna ad essere uno strumento al servizio delle grandi dinamiche economiche finalizzate ad andare a vantaggio di pochi. Entriamo cosรฌ negli anni della flessibilitร  del lavoro, della necessitร  di immaginare forme a tempo di lavoro funzionali alla competitivitร  e agli utili dei grandi gruppi che nel frattempo mutavano anche il modo di essere impresa abbandonando lโ€™economia reale per quella finanziaria accrescendo il potere delle Borse ed indebolendo quello della politica e quindi delle Democrazie sempre piรน svuotate.
Presto ci si accorge che il modello della flessibilitร  del lavoro, inseguito anche da sinistra, in realtร  corre dritto verso un precariato strutturale che colpisce in primis le nuove generazioni.
Inoltre i numeri e le statistiche emerse negli ultimi decenni ci dicono che indebolendo i contratti di lavoro e creando giungle contrattuali assurde anche le proposte salariali, non solo smettono di crescere ma dentro un quadro di disoccupazione strutturale e di massima competitivitร , sono totalmente inadeguate ad una dignitosa qualitร  di vita. Nascono cosรฌ in questi anni e decenni i cosiddetti lavori poveri, ovvero quei lavori che a causa di salari da fame non consentono alle persone di poter arrivare alla fine del mese. La fotografia che ne esce รจ di una societร  che toglie ai giovani una visione ottimistica del futuro costringendoli spesso ad emigrare altrove accrescendo il livello di sfiducia verso la politica ed in generale verso le istituzioni.


In questo contesto, che ho velocemente provato a riassumere per ragioni di spazio, la sinistra in Europa e piรน in generale in Occidente ha accettato questo nuovo paradigma e si รจ limitata a smussare gli angoli di una deriva che il lavoro lo ha indebolito a discapito di una societร  piรน ingiusta ed ineguale. Non era semplice agli inizi di quegli anni e difronte ai primi benefici della globalizzazione immaginare una situazione come quella di oggi, ovvero di una societร  che ha perso il valore della parola comunitร  a discapito del beneficio individuale e che ha ridotto il lavoro a mero strumento al servizio del profitto.

Questo insomma รจ il cambiamento storico in cui siamo immersi e per cui ci stupiamo se sulla scena compare un Papa come Francesco, che denuncia questo sistema affermando che: โ€œalle logiche finanziarie i poveri non interessano. Se la vita umana รจ semplicemente funzione dellโ€™utilitร , della competitivitร , e la misura di tutto รจ il denaro, il povero non รจ piรน la parte debole della societร  che lotta per emanciparsi perchรฉ il capitale dice: i poveri vadano al diavolo, non mโ€™interessano".
Insomma siamo nel pieno di una regressione storica che invece che portare i lavoratori delle altre aree del mondo ai livelli tendenziali dei lavoratori europei, produce la retrocessione dei nostri popoli.
Gli esiti sono sotto gli occhi di tutti: vota ormai solo un cittadino su due, i tassi di fiducia verso i partiti e la politica continua ad essere al minimo e ritornano in modo sempre piรน forte le attrazioni per le scorciatoie populiste ed ora anche reazionarie che tendono ad alimentare il consenso mettendo lโ€™uno contro lโ€™altro lโ€™ultimo ed il penultimo della societร .

๐—–๐—ฟ๐—ถ๐˜€๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐—น๐—ฎ๐˜ƒ๐—ผ๐—ฟ๐—ผ ๐—ฒ ๐—ฐ๐—ฟ๐—ถ๐˜€๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—บ๐—ผ๐—ฐ๐—ฟ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ฎ ๐˜€๐—ผ๐—ป๐—ผ ๐—ฑ๐˜‚๐—ป๐—พ๐˜‚๐—ฒ ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฒ๐—บ๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—น๐—ฒ๐—ด๐—ฎ๐˜๐—ฒ e capovolgere questa soluzione non รจ semplice, ma deve essere il cuore della sfida del nuovo PD e di tutto il mondo progressista. Questo modello economico ha fallito, la ricchezza รจ nelle mani di pochi ed il tasso di disuguaglianze รจ cresciuto a dismisura. Va proposto un nuovo modo di intendere la vita e lโ€™uomo, che sia in armonia con lโ€™ambiente e la transizione ecologica e che riaffermi il principio che lavoro e dignitร  devono tornare a marciare uniti. Esistono esempi e modelli non solo nelle menti illuminate di nuovi economisti di area progressista ma anche nei governi di alcuni paesi che stanno provando a capovolgere tutto. La Spagna del governo Sanchez con la ministra spagnola Yolanda Diaz ha approvato una riforma del lavoro che ha rimesso al centro i contratti stabili, sfavorito quelli precari e i risultati sono almeno in termini numerici sono sotto gli occhi di tutti. Nel 2022 sono 1.591.100 salariati a tempo indeterminato in piรน che nello stesso periodo dellโ€™anno precedente (+12,6%), per un totale di 13,9 milioni. Quelli a termine sono intanto diminuiti del 27,7%. Del boom di posti fissi hanno beneficiato soprattutto donne e giovani sotto i 25 anni (+142%), fra i quali il tasso di disoccupazione รจ sceso al 30%. Certo, รจ ancora altissimo, ma quasi dimezzato rispetto al 55% degli anni immediatamente successivi alla crisi del 2008.

๐—•๐—ฎ๐˜€๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎฬ€ ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ผ ๐—ฐ๐—ถ๐—ผฬ€ ๐—ฎ ๐—ณ๐—ฒ๐—ฟ๐—บ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—นโ€™๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฒ ๐—ถ๐—ป๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐˜๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ฎ ๐—ฟ๐—ผ๐˜๐˜๐—ฎ ๐˜€๐˜‚๐—น๐—น๐—ฎ ๐˜€๐—ณ๐—ถ๐—ฑ๐˜‚๐—ฐ๐—ถ๐—ฎ ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ผ ๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—บ๐—ผ๐—ฐ๐—ฟ๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ฎ? No, credo che il percorso sia lungo, la sfida difficile tutta da giocare a viso aperto mettendo in campo, a partire dai territori e anche qui in Brianza, alleanze sociali che mettano al centro del loro agire IL LAVORO come strumento di dignitร  e vero fondamento della Democrazia.