๐๐ฎ๐ง๐ญ๐ข ๐๐ข ๐ฏ๐ข๐ฌ๐ญ๐ #๐2 โ ๐ณ๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐ ๐ท๐๐๐๐๐๐๐๐๐
di Marialuisa Ricchiuti
Nuovo appuntamento con la nostra rubrica domenicale #PuntiDivista. Uno spazio per analisi, suggerimenti di approfondimento e letture "pazienti".
Questa settimana il contributo di Maria Luisa Ricchiuti, ex consigliera comunale a Desio che ci propone qualche spunto di riflessione sul Disegno di Legge Delega al Governo per la riforma fiscale approvata dal Parlamento il 16 Marzo 2023.
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di Marialuisa Ricchiuti
Qualche spunto sul Disegno di Legge Delega al Governo per la riforma fiscale approvata dal Parlamento il 16 Marzo 2023.
Questo Disegno di Legge fa carta straccia del principio costituzionale sulla progressivitร dellโimposizione fiscale indicato nell'art 53 che stabilisce che la stessa debba crescere parallelamente al reddito.
Non ci sono pertanto dubbi su chi ne beneficerร :
ยท ย i lavoratori autonomi che continueranno ad avere una Flat tax fissa al 15%
ยท ย le imprese per le quali ci sarร una riduzione dellโaliquota IRES e lโistituzione del concordato preventivo biennale, che di certo favorirร lโevasione fiscale che continuerร a mantenersi a livelli insostenibili. Dโaltra parte, lโazione di questo governo fin dallโinizio si รจ caratterizzato, nella sua impostazione, nellโapprovazione di ben dodici condoni.
Per i lavoratori si prevede una flat tax sugli incrementi salariali costituendo una grande disparitร tra dipendenti con la stessa retribuzione (tra coloro che lโincremento non lโhanno avuto e coloro che lโhanno avuto).
Se solo fossero rimasti dubbi sul carattere di questo Disegno di Legge e su questa destra che lo ha approvato, val la pena porre lโattenzione anche sul punto riguardante il sistema della tassazione sulle rendite finanziarie (genericamente su possesso di azioni e obbligazioni) che attualmente si esplicita attraverso una compensazione tra le cosiddette plusvalenze e le minusvalenze (differenza positiva o negativa tra prezzo di acquisto e vendita dei titoli) in maniera tale che le tasse vengano pagate solo se la differenza a fine anno rimane positiva.
La delega fiscale del governo Meloni prevede che si possano invece compensare le plusvalenze positive anche con le tasse sui redditi di capitale (per esempio i dividendi su azioni o interessi) causando in tal modo un enorme perdita di sicuro gettito fiscale per le casse statali e differenziandosi in tal modo con tutti i principali paesi in cui questa pratica รจ negata.
Non cโรจ alcun dubbio che solo i grandi gruppi finanziari e i possessori di enormi capitali finanziari ne saranno i principali beneficiari e solo attraverso una riduzione dello stato sociale sarร possibile finanziare questa legge.