Fuori dal Comune #50 - Salute mentale, le proposte bocciate in Consiglio comunale, Regolamento edilizio e Metrotranvia

Fuori dal Comune #50 - Salute mentale, le proposte bocciate in Consiglio comunale, Regolamento edilizio e Metrotranvia

Da piazzale ECA aggiornamenti sugli argomenti trattati nel Consiglio Comunale di lunedì e sulla Commissione Urbanistica dove è stata spiegata la gestione del cantiere di Metrotranvia che partirà il prossimo 17 aprile.

I temi affrontati in consiglio comunale di cui vi parleremo riguardano le nostre proposte quasi tutte rigettate dalla maggioranza guidata da Gargiulo: salute mentale (accolto), tassa dei rifiuti, approvazione del nuovo regolamento edilizio, istituzione della commissione del paesaggio con rigetto di proposte per evitare conflitti d’interesse e prevenzione di illeciti, spazio dedicato al gioco dei bambini negli spazi comuni, biciclette e spazi idonei, concorsi di urbanistica, recupero delle corti storiche e, infine, gli aggiornamenti su Metrotranvia e i cantieri in partenza.

· Abbiamo presentato in consiglio comunale come Partito Democratico insieme alle liste Desio Viva e Desio Libera un ordine del giorno sulla salute mentale votato all’unanimità. Quello della salute psicologica e mentale è un tema delicato che non può avere colore politico e colpisce soprattutto le fasce dei giovani, ma anche le donne. Un problema che si è acuito durante la pandemia di cui oggi vediamo ancora gli strascichi. Si tratta di un problema culturale ed anche economico ed è per questo che, come partito democratico, abbiamo chiesto a tutti i livelli in particolare a Regione Lombardia l'istituzione della figura dello psicologo di base per poter consentire a tutti l'accesso a delle cure. Un altro problema sul tema è quello dei servizi che non sono strutturati, mancano tantissimi professionisti e, in questo senso, già durante la pandemia, quando governavamo la città, avevamo istituito uno sportello di ascolto all'interno dell'ambito di Desio. Abbiamo chiesto all'amministrazione di continuare in questa direzione e di farsi anche portavoce a tutti i livelli di tali necessità visto che il sindaco è presidente dell'assemblea dei sindaci: ci auguriamo davvero che si farà portavoce nella prima riunione disponibile di questo argomento.

· Tra i vari punti in consiglio comunale vi era anche l'approvazione delle tariffe Tari - tassa rifiuti -: noi abbiamo votato contro perché purtroppo l'amministrazione ci ha confermato che allo stato attuale non prevede l'applicazione della tariffa puntuale, cosa che noi sinceramente non comprendiamo anche perché l'inserimento del sacco blu per la raccolta era stato uno dei degli strumenti per arrivare alla tariffa puntuale che poi il covid aveva bloccato nella sua attuazione. Ci auguriamo che ci ripensino su questa questione.

· Un altro tema importante era la chiusura del percorso di approvazione del nuovo regolamento edilizio che era già stato votato in consiglio comunale: noi, adottandolo, abbiamo presentato una serie di emendamenti che non erano neanche stati accolti alla discussione con una scelta assolutamente incomprensibile da parte del presidente che, di fatto, si è piegato a quello che la maggioranza aveva deciso. Il dato di fatto, in queste discussioni, è che qualsiasi proposta che arrivi da noi, alla fine, viene rigettata in quanto tale. È ciò che è successo sostanzialmente anche con le osservazioni che abbiamo presentato, nel passaggio tra l'adozione e l’approvazione del suddetto regolamento chiunque può presentare delle osservazioni per modificare o rettificare alcuni punti e noi ne abbiamo presentate una serie, tra cui quello relativo alla nomina della Commissione del paesaggio.

· Con l'istituzione del regolamento edilizio è prevista anche la costituzione della Commissione paesaggio che analizza i progetti edilizi che riguardano la città e che vengono presentati e sui quali esprime poi un parere in merito alla bontà del progetto dal punto di vista dell'inserimento architettonico edilizio all'interno del contesto in cui viene realizzato. Per noi è fondamentale che, nella scelta delle figure dei professionisti, non vi fossero politici tra nessuna delle figure competenti in materia architettonica, ingegneristica, geologica, urbanistica.  Abbiamo chiesto che si cercasse di fare in modo che possibili conflitti di interesse venissero evitati, poiché se si nomina all'interno della commissione edilizia un professionista che tendenzialmente lavora a Desio è chiaro che non sia opportuno che esprima un parere in una commissione sui progetti che riguardano Desio. Si tratta di una logica secondo noi di buon senso, una logica che invece è stata pienamente rigettata dalla maggioranza, così come è stata rigettata anche la nostra proposta di pubblicizzare il più possibile l'istituzione di questa Commissione del paesaggio quando si devono candidare le persone perché è uno dei modi per far sì che vi siano meno probabilità il conflitto di interesse, allargando il più possibile la partecipazione, l'informazione a tutte le figure competenti. Anche questa pubblicizzazione è stata accolta marginalmente nel senso che inizialmente era prevista solamente la pubblicazione sull’albo pretorio (che è il miglior modo per non pubblicizzare le cose, ma formalmente farle nel modo che la legge lo richiede), dalla maggioranza è stata inserita una modifica che recita “attraverso i soliti canali di comunicazione del comune” che sono sito Internet, i social e quant'altro. Noi avremmo gradito magari una mailing list agli ordini professionali e agli ordini di categoria, alle associazioni del territorio. Rigettato anche questo come la nostra richiesta di consegna di tutta una serie di documentazioni di progetti da parte delle persone che entrano a far parte di questa commissione, per evitare si possa trarre vantaggio dall'essere stato nominato nella Commissione.

· Queste sono le azioni preventive che permettono di mettere in campo un'attenzione alla legalità perché stiamo parlando di un regolamento che non inserisce delle norme che cercano di prevenire l’illecito. La politica ha il compito di prevenire e non di scandalizzarsi quando poi lo scandalo è già avvenuto! Purtroppo, chi fa politica di questa cosa se n’è dimenticato e quindi la prevenzione non è più una virtù praticata.

· Le altre parti su cui abbiamo presentato osservazioni erano più di contenuto tecnico e anche di visione politica della città. I due temi fondamentali riguardavano l'inserimento di criteri di obbligatorietà nelle abitazioni in palazzine private per prevedere lo spazio dedicato al gioco dei bambini perché secondo il nostro punto di vista non dovrebbe succedere che un'assemblea condominiale possa deliberare che non ci siano spazi per far giocare i bambini. È già previsto nel regolamento di Polizia Urbana il gioco in fasce orarie definite; quindi, non si può vietare il gioco dei bambini, ma il tema è che si potrebbe dire che non ci sono spazi idonei per i bambini e noi abbiamo semplicemente detto che all'interno degli spazi comuni devono essere previsti degli spazi per far giocare i bambini. Anche questa ci sembra una norma logica soprattutto se teniamo conto degli ultimi dati usciti sui tassi di natalità in Italia. I bambini sono il bene più prezioso che abbiamo per il nostro futuro e, visto il tasso di denatalità in Italia, secondo noi una visione politica che cerca di incentivare i bambini e soprattutto che cerca di fare in modo che i bambini possano fare i giochi all'aria aperta negli spazi pubblici era una cosa di buon senso e di visione politica. Anche questa è stata rigettata con la motivazione “noi non vogliamo inserire obblighi” ma alla sordità politica di questa amministrazione facciamo presente che un regolamento, per definizione, è pieno di obblighi.

· Altro tema riguardava le biciclette: anche in questo caso non abbiamo ancora capito qual è la visione di mobilità che questa amministrazione vuole sviluppare all'interno della città. Per noi la mobilità all'interno della città prioritariamente deve avvenire a piedi o in bicicletta; ciò non significa vietare l'uso delle auto, ma vuol dire favorire i pedoni e i ciclisti prevedendo degli spazi per le biciclette. Dal nostro punto di vista il regolamento edilizio ne prevedeva in quantità molto limitata. Anche la nostra richiesta di aumento dei posti per le biciclette è stata rigettata, così come rigettato l'obbligo di permettere il parcheggio delle biciclette all'interno degli spazi condominiali, così come rigettata la possibilità di creare degli spazi e la tettoia - anche gradevoli - all'interno degli spazi comuni per le biciclette.

· Rigettata tutta la parte riguardante i concorsi di urbanistica. Per noi la città si deve trasformare in funzione delle persone che ci vivono all'interno, non in funzione di coloro che fanno operazioni immobiliari ciò non vuol dire osteggiare le operazioni immobiliari, ma piuttosto aver ben chiaro che la modifica del territorio è legata a un interesse pubblico.

· Una nota presentata da ATS sulla quale noi votato contro: sono state messe delle prescrizioni che di fatto rendono molto più complicato il recupero delle corti storiche. Ciò provoca una invasione di campo importante e va a incidere su delle norme urbanistiche per noi fondamentali all'interno della città perché Desio ha la necessità di recuperare l'enorme patrimonio di corti storiche e se si si si inseriscono dei regolamenti rende queste operazioni più difficoltose, non si va nella direzione di favorire questo tipo di recupero.

· In conclusione: un regolamento edilizio che ha cancellato tutta la parte di premialità sugli aspetti di tipo energetico, ambientale, ecologico, che quindi non si potranno applicare. Un regolamento per i cappotti - due paginette messe in croce -, che contiene norme vincolanti il Peba e Pau, i piani dell'accessibilità - che avevamo votato noi nel nostro mandato -.

· Purtroppo, per l'ennesima volta, ci troviamo di fronte ad un'operazione al pesante ribasso, nonostante ovviamente tutti i toni trionfalistici di questa maggioranza. Ormai siamo abituati solamente a questo ultimamente: ai selfie, ai pollicioni, ai toni trionfalistici… però, nel frattempo, le tasse le aumentano.

· Noi denunciamo il fatto che la non apertura alla pubblicità della commissione del paesaggio e il non aprire ai bandi di concorso significa non guardare con attenzione all'ambito locale, non fare progettazione, verifica, controllo dei problemi, rinunciare a uno sguardo esterno di chi, da lontano, potrebbe venire a progettare qualche cosa di diverso, di valoroso dal punto di vista architettonico, edilizio e a giudicare con un occhio terzo l'operato di qualunque progetto. Rinunciare a dei pareri diversi sia sulla progettazione sia sulla realtà della progettazione, significa essere miopi e chiusi.

· Il tema di metrotramvia: mercoledì sera c'è stata una commissione infrastrutture dove sono stato illustrate le modalità e l'inizio dei cantieri che partiranno il 17 Aprile e riguarderanno quattro zone della città.

· la creazione della rotonda all'incrocio tra via Milano di via Ambrosoli, un secondo cantiere che riguarda il tratto di via Milano compreso tra via Sabotino e via Turati poco prima di via Agnesi, un altro cantiere che partirà sempre su via Milano da via Diaz fino a via Gabellini, escludendo gli incroci, un quarto cantiere che partirà sulla via Mazzini dalla rotonda presso l'ospedale fino all'incrocio con via Dalla Chiesa. Sono cantieri che riguarderanno solamente i tratti rettilinei – tranne il primo - perché quelle intersezioni verranno gestite in modo differenti. Durante l'esecuzione dei lavori verranno sempre garantiti i due sensi di marcia; quindi, non ci saranno deviazioni del traffico dalla circolazione normale. Ricordiamo che il progetto metrotranvia prevede che il tram si muova tra le due carreggiate di senso di marcia, quindi la circolazione dei veicoli sarà esclusivamente una circolazione rettilinea con svolta a destra, non sarà più possibile la svolta a sinistra e l'inversione del senso di marcia sarà possibile dove ci sono le rotatorie. Si realizzerà un cantiere sul lato, creando la prima carreggiata stradale, questo, a seconda dei cantieri, avrà una durata che oscilla dai 30 giorni ai 90 giorni: si partirà su un lato, una volta completato questo lato in via definitiva, ci si sposterà sul lato opposto per fare la seconda carreggiata, garantendo sempre il doppio senso di marcia; una volta fatte le due carreggiate laterali, i disagi saranno notevolmente diminuiti perché si tratterà di lavorare solamente all'interno dello spazio previsto tra le due carreggiate che non è interessato dalla dal flusso veicolare, dove verrà realizzata l'infrastruttura. I cantieri globalmente interesseranno la nostra città per 38 mesi ma si svilupperanno per singoli tratti e quando una tratta sarà completata si partirà con altre.

Con Marta Sicurello, Stefano Sala e Roberto Corti.

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