CHIUSURA REPARTO DI PSICHIATRIA: IL SINDACO GARGIULO SI FACCIA CARICO DELLE ESIGENZE DEI DESIANI.

CHIUSURA REPARTO DI PSICHIATRIA: IL SINDACO GARGIULO SI FACCIA CARICO DELLE ESIGENZE DEI DESIANI.

IL PARTITO DEMOCRATICO DI DESIO CHIEDE UNA PRESA DI POSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE GARGIULO IN MERITO ALLA CHIUSURA (TEMPORANEA?) DEL REPARTO DI PSICHIATRIA PRESSO L’OSPEDALE DI DESIO.

Paola Buonvicino, Assessore della giunta Corti ed ex Presidente del distretto sociosanitario Desio-Monza: “l’amministrazione desiana non lasci soli famiglie e servizi sociali nell'affrontare il pesante carico”.

Angelo Paola, Segretario del Pd Di Desio: “Noi crediamo che un modello sanitario diverso sia possibile”.

La l.180 del 1978, la famosa legge Basaglia sulla riforma della psichiatria, è considerata la migliore al mondo.

La conseguenza principale della legge è stata la chiusura dei manicomi in quanto parte dal principio che il malato psichiatrico è un malato come tutti gli altri, con uguali diritti e doveri. Da qui il passaggio dai manicomi alle cure territoriali.

Ecco la nascita dei Centri psicosociali sul territorio dove psichiatri, psicologi, assistenti sociali, educatori, infermieri prendono in carico i pazienti e le loro famiglie. L'obiettivo è ridurre l’uso di psicofarmaci a favore di terapie psicosociali per favorire l’inserimento nella società. La funzione dei reparti ospedalieri di psichiatria è riservata a situazioni particolarmente acute e gravi.

“Negli ultimi anni, - spiega Paola Buonvicino - a fronte di un continuo parlare di servizi territoriali, abbiamo assistito invece al depotenziamento di quelli già esistenti: i consultori familiari, i servizi per le dipendenze, i servizi di neuropsichiatria infantile e, appunto, i centri psicosociali della psichiatria. La motivazione è sempre quella della scarsità di personale o della difficoltà a reperirlo.

Le responsabilità non possono ricadere solo sulle Asst territoriali che molto spesso fanno i salti mortali dal punto di vista organizzativo, è il sistema sanitario regionale in generale che fa acqua da tutte le parti, perché manca di una vision strategica e di specifiche politiche, nonché di un minimo di strategie innovative.

Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: si inaugurano edifici vuoti e si chiudono i servizi esistenti e, ancora una volta, il carico di cura ricade sulle famiglie alla disperata ricerca di aiuto.

La situazione è ulteriormente peggiorata durante e dopo la pandemia che ha riattivato paure e angosce.

La carenza di personale nei servizi porta spesso ad una prima visita, ma non a una presa in carico per la cura, oppure al ricorso ai farmaci per tamponare la situazione, proprio il contrario di quello che prevede la legge.”

Il Sindaco di Desio Simone Gargiulo, interpellato a tal riguardo dalla stampa, ha risposto ai giornalisti con un laconico: "Monitoreremo".

Al contrario, il Sindaco di Carate Brianza, di fronte all’annuncio di chiusura estiva del PS, ha fatto appello anche ai rappresentanti politici del territorio perché “facciano la loro parte, per intervenire sull’azienda, ma soprattutto su Regione Lombardia, per scongiurare azioni negative i cui riflessi a lungo termine determineranno forti criticità sull’intero presidio di Carate”.

Anche il Sindaco Simone Gargiulo dovrebbe farsi carico delle esigenze del territorio visto che i desiani curati in ospedale sono circa il 20-25% del totale e, in particolare, per quanto riguarda il reparto di Psichiatria è chiamato a firmare ogni anno un numero considerevole di TSO, che sono una parte dei ricoverati in questo reparto così importante.

“Non per nulla il Sindaco è, per legge, tenuto a vigilare e programmare nel campo della salute, per questo motivo ci auguriamo che lui e la sua amministrazione ascolti le esigenze che arrivano dal territorio e dimostri la volontà di far valere la propria voce nei confronti del sistema sanitario affinché si assuma le proprie responsabilità: non lasci soli famiglie e servizi sociali nell'affrontare il pesante carico.” conclude Paola Buonvicino.

“La politica deve interessarsi, studiare, proporre e - dove necessario - attivarsi e denunciare. Si deve fare a livello locale, ma anche a livello regionale” afferma Angelo Paola, Segretario del Partito Democratico di Desio e aggiunge: “Come Partito Democratico di Desio da anni ci siamo interessati e impegnati su questo tema. L’abbiamo già fatto quando, nel 2015, c'è stata la sciagurata riforma regionale che ha portato al depauperamento del nostro presidio ospedaliero e siamo impegnati ancora oggi visto che la situazione non sembra andare a migliorare. Noi però come PD ci siamo con le denunce, ma anche, e soprattutto, siamo dalla parte dei cittadini; infatti, dopo una campagna di informazione è nostra intenzione tornare in quei luoghi per raccogliere tutte le segnalazioni, perché noi crediamo che un modello sanitario diverso sia possibile, crediamo che un modello sanitario che abbia a cuore le persone, gli ultimi, i fragili e le persone in difficoltà debba essere la strada principale da seguire. Abbiamo in mente un modello sanitario che possa accogliere, migliorare e implementare i propri servizi pubblici a favore dei cittadini. Riteniamo che la sanità in Regione Lombardia abbia bisogno di una svolta decisiva, altrimenti il Sistema Sanitario pubblico rischia la debacle. E con lui, tutti noi."

DESIO, 5 giugno 2022