APERTO AL PUBBLICO SPAZIO STENDHAL, ESEMPIO DI RIGENERAZIONE URBANA CULTURALE NATO DALLA VISIONE LUNGIMIRANTE DELL’AMMINISTRAZIONE CORTI

APERTO AL PUBBLICO SPAZIO STENDHAL, ESEMPIO DI RIGENERAZIONE URBANA CULTURALE NATO DALLA VISIONE LUNGIMIRANTE DELL’AMMINISTRAZIONE CORTI

FINALMENTE LO SPAZIO POLIFUNZIONALE È SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI: IERI SERA LO SPETTACOLO DI ARDEN OSPITATO PRESSO LO SPLENDIDO SPAZIO STENDHAL, UN LASCITO DELLA AMMINISTRAZIONE CORTI ALLA COMUNITA’ DESIANA.

Un gioiello dell’amministrazione Corti, uno spazio rigenerato prima in disuso, un nuovo bene comune a disposizione della comunità cittadina, uno spazio polifunzionale per il quale l’ex Assessora alla Cultura e Politiche giovanili Cristina Redi - insieme a tutta la giunta - tanto si è spesa e che dichiara: “Dagli attuali amministratori non un cenno all’amministrazione precedente che ha pensato, voluto e realizzato questo progetto. Personalmente sono fiera ed orgogliosa del lavoro fatto, non è stato semplice, ma sono davvero felice e anche commossa che finalmente lo spazio abbia aperto le porte alla comunità cittadina. Ringrazio tanto le due giunte guidate da Roberto Corti e gli uffici comunali, che mi hanno accompagnata in questa sfida importante e che, insieme a me, hanno condiviso questo percorso a volte in salita.”

Uno spazio pubblico all’interno della cornice di Villa Tittoni, un luogo pensato per la cultura, lo spettacolo e l’arte.

Dietro questo luogo, si nasconde il lavoro faticoso di molti, in primis degli uffici del comune, dei tecnici. Tanti gli sforzi e le risorse impiegate, chiaro l’obiettivo: la città aveva bisogno di questo spazio. Lungimirante la visione dell’amministrazione guidata da PD, Desio Viva e dalla Sinistra per Desio, che è partita con una sfida, un bando sulla rigenerazione urbana attraverso le attività culturali lanciato nel 2012 dalla Fondazione Cariplo, al quale il Comune di Desio è risultato vincitore con il Progetto Parco delle Culture: la sfida progettuale è stata quella di scoprire e rafforzare gli usi di spazi già esistenti, oppure di crearne di nuovi, grazie ad azioni di carattere culturale.

Redi aggiunge: “Lo si è fatto riconsegnando alla città i sotterranei della Villa Tittoni, lo si è fatto valorizzando sempre di più la biblioteca da luogo di passaggio a luogo per stare, lo si è fatto in Villa con i master di musica classica, con i Cday, i notturni, lo si è fatto con l’attivazione di un pre incubatore d’impresa, che ha accompagnato circa 90 idee imprenditoriali desiane e non, e infine lo si è fatto pensando e rigenerando uno spazio chiuso da tempo per aprire un info point e la sala polifunzionale. Dispiace abbiano consegnato e aperto alla città un progetto bellissimo ma con un abito decadente: avevamo stanziato le risorse per il rifacimento delle facciate di tutta l’ala ovest, che oggi sarebbero terminate, ma la Giunta Gargiulo ha deciso di stralciarle dal bilancio. Quindi dall’esterno lo spazio rimane in parte fatiscente.”

Realizzare cose nuove e belle richiede attenzione, cura, rispetto di regole e vincoli, procedure e visione. Una visione di città con centri culturali diffusi e polivalenti, capaci di ospitare e adattarsi ai vari contesti.

Non solo in centro, ma anche in Villa Tittoni e nei quartieri.

Non solo per i giovani, ma anche per chi cerca un'offerta culturale variegata.

“Questa era la nostra visione che si sta mostrando ancora nella sua "coda" e che regala alla nostra città gli ultimi colpi di reni verso il rilancio che stava vivendo – afferma il Segretario del PD di Desio Angelo Paola e aggiunge: “Nessun riconoscimento, nemmeno per cortesia istituzionale, da parte dell'attuale amministrazione nei suoi ringraziamenti sul lavoro importante svolto durante il nostro mandato: solo foto di rito e fortuna nel trovarsi al posto giusto, nel momento giusto. Di prospettive e futuro per la nostra città, sotto diversi punti di vista, però nemmeno l'ombra.”

Si naviga a rilento e a vista. Non c'è visione. Si partecipa a bandi che si perdono. A pagarne le spese è Desio: ferma, immobile e senza meta. Ieri sera l’auditorium è stato utilizzato per fare memoria, per ricordare il lavoro, l’impegno e il sacrificio di due grandi, Falcone e Borsellino, e degli uomini e donne delle scorte.

“Gli uomini passano, le idee restano”

Le idee di Falcone e Borsellino devono restare, devono circolare per essere patrimonio di tutti.

Ora occorrerà animare Spazio Stendhal con un cartellone stabile di contenuti culturali di alto livello, perché un luogo importante come questo richiede programmazione, cura e attenzione ed è proprio su tutto ciò che i nuovi governanti saranno giudicati.

DESIO, 20 luglio 2022