MISSITALIA LOMBARDIA - LA GIUNTA TARGATA GARGIULO COLLEZIONA L’ENNESIMO FLOP CLAMOROSO

MISSITALIA LOMBARDIA - LA GIUNTA TARGATA GARGIULO COLLEZIONA L’ENNESIMO FLOP CLAMOROSO

LA GIUNTA TARGATA GARGIULO COLLEZIONA L’ENNESIMO FLOP (CLAMOROSO)

MISSITALIA LOMBARDIA: PIANIFICAZIONE, REGIA E ORGANIZZAZIONE CARENTI DELL’UFFICIO MARKETING TERRITORIALE DELLA GIUNTA GARGIULO AFFOSSANO LA SERATA CHE, NELLE INTENZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE, ERA DESTINATA ALLA PROMOZIONE DELLA BELLEZZA DEL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE DESIANO PER DARE COSì LUSTRO ALLA NOSTRA CITTA’

Il comunicato diramato dall’amministrazione titolava: “Summer night - la Notte della Bellezza e selezioni Miss Italia” e ancora: “A Desio mercoledì 13 luglio è in programma una giornata dedicata alla bellezza, raccontata, in giro per la Città, nelle sue diverse declinazioni. In luce il territorio cittadino con il suo centro storico e la sua Villa ottocentesca. Un’operazione di marketing territoriale perché la bellezza dia voce a chi se ne prende cura a beneficio di tutti e perché il rispetto che è necessario per difenderla diventi impegno costante, nelle relazioni, così come nei luoghi – così l’assessore alle pari opportunità e marketing territoriale Samantha Baldo, presentando il programma”

Non c’è che dire: quando l’aspettativa è alta, perché “l’obiettivo – diceva sempre l’assessora – è quello di promuovere il territorio e di dare impulso al commercio attraverso un evento famoso in tutta Italia”,  anche il tonfo è più fragoroso.

I fatti:

  • la statua del Papa unica cornice di un palco scarno e spoglio in Piazza Conciliazione divenuta il set della sfilata
  • nessuna regia che abbia messo in evidenza gli aspetti culturali dell’iniziativa, solo pannelli affissi a recinzioni da cantiere, in pochi punti del centro città, recanti autori e citazioni sul tema bellezza di cui è risultato difficile collegarne il senso, poiché non attinenti né al territorio né ai ritratti degli artisti che vi sono stati affiancati.
  • totale assenza di sponsor, coinvolgimento e promozione delle attività commerciali locali: dov’era il marketing territoriale?
  • poco pubblico e poca partecipazione, poche sedie subito occupate dai parenti delle partecipanti al concorso, palco piccolo, audio pessimo, che hanno mostrato uno scarso impegno nel creare una cornice coreografica all’altezza dell’evento, sarebbe bastato pensare a degli appositi addobbi, fiori…

Il tutto alla modica cifra di circa 8.500 € di fondi comunali.

La cosa che ha indignato non pochi è stato il tentativo da parte dell'amministrazione di mistificare la realtà dei fatti, tentando di giustificare la propria scelta “culturale” facendo passare una manifestazione nazionalpopolare storica di tutto rispetto per quanti scelgono di seguirla, come un evento di cultura finalizzato alla valorizzazione del territorio desiano e delle sue bellezze. In che modo? Attraverso un'operazione - peraltro mal riuscita - di "marketing territoriale" operando un’azzardata comparazione tra bellezza fisico-estetica del corpo di queste ragazzine con la bellezza artistico-architettonico-culturale di Villa Tittoni.

Un azzardo fallito, attestato dalla totale assenza di adesione delle attività commerciali poiché i commercianti desiani non sono stati coinvolti e non vi è stato nessun tavolo di lavoro cui abbiano partecipato i rappresentanti dei negozianti, l’amministrazione non ha avanzato nessuna proposta, ad esempio, di far sfilare le miss con abiti o prodotti dei negozi desiani.

Un azzardo fallito attestato altresì dalla scarsissima partecipazione da parte dei cittadini stessi.

Dov’è allora questa “operazione di marketing territoriale? Quali le azioni messe in campo? Quali i risultati?

L’amministrazione si è concentrata sul far passare questo evento come manifestazione culturale, ma questa non è Cultura, né valorizzazione di essa e tantomeno promozione del nostro territorio.

Miss Italia ha una sua valenza come manifestazione rivolta ad un target preciso cui le ragazze sono liberissime di partecipare per realizzare un proprio sogno. Siamo sempre dalla parte dei diritti e della libertà delle persone, anche e soprattutto quella di decidere cosa fare del proprio corpo.

Il tema qui, è un altro: l'amministrazione ha speso 8.500 euro di soldi pubblici per intrattenere i desiani con questa manifestazione camuffata da altro, non avendo il coraggio di presentarla per quello che è e che è sempre stata: un concorso di bellezza. Non solo l’amministrazione ha tentato di far passare l'evento Miss Italia Lombardia come evento di alta cultura e valorizzazione del della bellezza e del patrimonio artistico desiano (realizzato peraltro in modo approssimativo), ma vi ha aggiunto il maldestro tentativo di conferirgli anche un taglio “socialmente impegnato”, come? Prevedendo la testimonianza in piazza da parte delle miss di difficoltà personali al fine di proporlo come un momento di emancipazione femminile più che un semplice concorso di bellezza,  intento anch’esso assolutamente non riuscito e che ha piuttosto messo in luce una riflessione alquanto superficiale e immatura su aspetti che sono particolarmente complessi e toccano le persone nel profondo. Di certo, l'unica cosa che è mancata in tutto questo è stata la Cultura e la valorizzazione delle bellezze desiane.

Se si sceglie – perché di scelta politica si tratta - di fare questo tipo di manifestazione, la si fa e la si comunica per quello che è: un concorso - che negli anni si è anche un po' adeguato ai tempi: prima non potevano ad esempio partecipare donne sposate o con figli, è stata innalzata la soglia d'età... - di bellezza fisica, basato su rigidi parametri in cui le ragazze in gara debbono rientrare, con regole - per partecipare bisogna essere alte almeno 1 metro e 70, non fumare né bere alcol in pubblico, avere un comportamento “elegante”, non avere tatuaggi più grandi di 3 centimetri, non parlare di politica - sottoscritte e accettate, pena l'esclusione. Ma è sempre un concorso di BELLEZZA FISICA BASATA SU CANONI ESTETICI.

Invitiamo pertanto l’amministrazione e l’assessora Baldo a riflettere in maniera seria e approfondita sul significato di cultura e di alto livello culturale, che non possono ridursi a slogan, ma devono essere declinati in contenuti adeguati.

Anche dal punto di vista comunicativo l’amministrazione si è distinta per una assenza di regia vera e propria che mettesse in evidenza gli aspetti culturali tanto declamati, magari attraverso un racconto che legasse testi e proposte letterarie stampate sui manifesti al nostro territorio, al fine di suscitare emozione, interesse e per stimolare la riflessione sul tema della bellezza, in questa maniera sì, “declinata in ogni aspetto”.

Un evento caratterizzato soprattutto da una scarsa pianificazione che prevede generalmente un coinvolgimento di più persone, più attori e soggetti a partire proprio dall’ideazione, fino all’organizzazione e alla realizzazione finale; un difetto di metodo, l’unico grazie al quale si riescono a garantire eventi di contenuto e di successo.

Il voto dato dai desiani a questa iniziativa è sicuramente insufficiente, e, visto che gli esami di riparazione sono a settembre, confidiamo che, per allora, l’amministrazione si presenti preparata e, da quel momento, chiediamo alla giunta Gargiulo di cominciare a lavorare con serietà!

Desio, 15 luglio 2022