CONFERENZA STAMPA STRAORDINARIA DELLE OPPOSIZIONI, PROTESTE IN AULA CONSILIARE E CONSIGLIO COMUNALE SOSPESO. RICHIESTO ANCHE L’INTERVENTO DEI CARABINIERI PER UN CONTROLLO AD UNO SPETTATORE.

CONFERENZA STAMPA STRAORDINARIA DELLE OPPOSIZIONI, PROTESTE IN AULA CONSILIARE E CONSIGLIO COMUNALE SOSPESO. RICHIESTO ANCHE L’INTERVENTO DEI CARABINIERI PER UN CONTROLLO AD UNO SPETTATORE.

Serata movimentata quella di giovedì 19 maggio a Desio, fuori e dentro l’aula consiliare dove si sarebbe dovuto tenere il Consiglio Comunale dedicato alle Interrogazioni. Un’interrogazione presentata dai consiglieri del Partito Democratico, protocollata regolarmente per la discussione di giovedì 19 maggio, non è stata iscritta nei temi di trattazione del Consiglio Comunale. "Sospesa", come riporta una nota della Presidenza del Consiglio Comunale. Questo grave atto, senza precedenti, ha ingenerato la protesta dei Consiglieri di PD, Desio Viva e Desio Libera che hanno convocato una conferenza stampa e distribuito un volantino dinnanzi al palazzo comunale, poco prima dell’inizio della seduta, per denunciare quanto accaduto.

L’interrogazione in questione è di quelle che scottano per il Sindaco Gargiulo (Lista per Desio), per il Vicesindaco Andrea Villa (Lega) e la loro giunta: è quella sul patto elettorale segreto tra le coalizioni di Stefano Motta e quella di Simone Gargiulo pubblicato sui media locali con tanto di firme a una settimana di distanza dalle elezioni.

Così recita il testo del volantino:

“NO AL BAVAGLIO, NO ALLA CENSURA, I CITTADINI HANNO IL DIRITTO DI CONOSCERE LA VERITÀ DEI FATTI.

Di cosa ha paura la maggioranza tanto da schiacciare i diritti delle minoranze?

Di cosa tratta questa interrogazione?

Tratta il patto elettorale segreto, che riportiamo qui dietro come pubblicato dal settimanale "Il Cittadino", tra la Coalizione di Simone Gargiulo e quella di Stefano Motta. Un tema su cui la verità, a otto mesi di distanza, non è mai emersa nella sua completezza.

Abbiamo chiesto formalmente al Vicesindaco Andrea Villa se la firma su quel documento fosse sua.

Gli abbiamo anche chiesto se fosse vero, come riporta il documento, che il Sindaco Gargiulo fosse presente alle trattative.

La terza domanda vuole invece risalire a chi ha mentito ai cittadini.

Quando il Consigliere di Forza Italia, Samuel Costanza, ha riferito in Consiglio Comunale che il Sindaco Gargiulo quel patto l'ha "proposto e sancito con la parola" stava mentendo? O ha mentito il Sindaco Simone Gargiulo quando ha prima negato l'esistenza del patto (15 ottobre, via social: "la nostra coalizione non ha proposto a Forza Italia due assessorati"); poi detto che non ne sapeva nulla (30 ottobre, intervista a "Il Cittadino": "non ne so nulla") e poi negato di averlo firmato (2 novembre, intervista a "Il Giornale di Desio": "spiegare un documento che non ho firmato risulta abbastanza difficile")

Infine, si è rifiutato per ben tre volte di rispondere in Consiglio Comunale in merito. Eppure, per altrettante volte, ha assicurato che ne avrebbe parlato. Un’altra menzogna. Ora che il Vicesindaco dovrebbe parlare e rispondere davanti al Consiglio, viene operata una censura istituzionale per seppellire la verità.”

In aula, poi, la coalizione di maggioranza si è rifiutata di fornire motivazioni sull’eliminazione dell’interrogazione dall’odg, ne è nato un acceso confronto tra maggioranza e opposizione sino alla richiesta di convocazione di una commissione per accertare se sia stato violato l’articolo 45 del regolamento del consiglio comunale.

Tra il pubblico, intanto, una segnalazione di qualcuno che stava registrando senza autorizzazione, ha richiesto l’intervento dei Carabinieri.

Il Consiglio comunale è stato sospeso.

LE DICHIARAZIONI COMPLETE RESE ALLA STAMPA

JENNIFER MORO – Capogruppo PD di Desio e candidata Sindaca alle amministrative 2022: “Il tema è la questione relativa alla interrogazione che ha protocollato assolutamente nei termini il consigliere Giorgio Gerosa a nome del Partito Democratico sul patto che c'è stato tra la coalizione di Gargiulo e quella di Motta. Noi contestiamo il fatto che il Presidente del consiglio Fabio Arosio si sia arrogato un potere che non aveva: quello di decidere, sulla base del contenuto di un'interrogazione, se ammettere o non ammettere un'interrogazione. Arosio sta, di fatto, applicando la censura a una domanda che i consiglieri hanno posto in modo legittimo su un contenuto certamente politico, ma ci mancherebbe altro che un consigliere comunale non possa porre delle domande all'amministrazione che siano di tipo amministrativo e anche di tipo politico, perché il sindacato ispettivo che spetta al consigliere di minoranza si esplica sia sul piano politico, sia su quello amministrativo e non certo - come sostengono loro - sul piano esclusivamente amministrativo. Basterebbe aver seguito qualche consiglio comunale nel passato per vedere i temi che sono stati trattati, quindi troviamo questa motivazione assolutamente pretestuosa, così come i vari pareri che hanno chiesto e che non hanno dato nessun appiglio per non discutere di questa interrogazione. La nostra richiesta è che questa interrogazione venga regolarmente iscritta e venga inserita nell'ordine e discussa questa sera. Noi ci aspettiamo che questa maggioranza si ravveda sulle decisioni che ha preso, perché riteniamo vi sia una compressione dei diritti della minoranza di cui non possono assolutamente arrogarsi il diritto.”

ROBERTO CORTI - Consigliere del PD di Desio ed ex Sindaco: “Qui si è andati oltre il quesito, si è andati a mettere in discussione un principio secondo il quale il consigliere comunale possa esprimere quesiti di tipo politico, tecnico, amministrativo e questo è sempre avvenuto in tutti i consigli comunali. Io lo faccio da un bel po’ di anni e non ricordo una seduta in cui non si sia discusso di temi politici. C'è stato il tentativo di dire che questo tema non riguardava la politica di questo mandato, ma anche questa affermazione è smentita e smontata nei fatti, perché la pubblicazione di quel famoso patto elettorale è avvenuta con questa giunta e con questo sindaco pienamente insediati. Non c'è nessun motivo perché non possa essere discusso questo tema se non il fatto che la maggioranza non vuole discuterne mettendo in discussione il principio generale…che è ancora più grave! Cioè il principio secondo il quale il consigliere comunale ha diritto all'interno di un consesso che è amministrativo, ma anche politico, di chiedere conto agli amministratori di quelli che sono i loro comportamenti, i loro orientamenti politici, le loro scelte amministrative, cosa che, nel caso di questa interrogazione, riguardava aspetti più di orientamento politico. Il problema è che per non parlarne si vuole mettere di fatto il bavaglio facendo censura non motivata e non giustificata da nulla né di offensivo, nè di irrispettoso. Tra l'altro ci sono precedenti perché i temi legati alla privacy e alla riservatezza nel mandato precedente in cui ero sindaco sono stati con pareri del segretario affrontati e discussi in seduta pubblica e libera: la consigliera Marta Sicurello è stata chiamata in consiglio comunale a rispondere di un suo post social che nulla aveva a che vedere con questioni di amministrativa locale, e all'interno della conferenza capigruppo, Andrea Villa – che è l’interrogato – è stato uno che, da questo punto di vista, ha ribadito questo aspetto: come nel consiglio comunale e gli amministratori pubblici di fatto nel momento in cui hanno questo status perdono il diritto alla privacy, tant'è che io, a domanda, ho risposto sulla presenza di pendenze di tipo penale - riservatezza da questo punto di vista sancita addirittura dalla Costituzione - e io in quanto amministratore pubblico sono stato tenuto a risponderne in Consiglio. Non c'è nessun motivo se non il fatto noi vediamo che questa maggioranza e questa giunta non vogliono rispondere. E perché? Quando si amministra si risponde alle domande, noi non ci siamo mai sottratti a farlo e non capiamo per quale motivo chi amministra oggi lo voglia fare.”

FRANCESCO PASQUALI – Capogruppo lista Desio Viva “L’articolo 45 regola l'interrogazione sul nostro regolamento del consiglio comunale e chiede che siano interrogazioni sulla sussistenza o la verità di un fatto determinato e l’Interrogazione è chiaramente questo.

Qui stiamo parlando di un fatto determinato, come recita l’articolo 45 “la sussistenza, la verità di un fatto determinato” è chiaro come il sole, le domande sono precisissime su un fatto se è vero o non è vero. Non ledono l’onorabilità di nessuno, non involgono comportamenti penalmente rilevanti e quindi, mentre invece negli anni passati si sono fatte anche discussioni a porte aperte su fatti penalmente rilevanti nei confronti di altri e nulla è stato detto, la cosa più grave è che oggi sia arrivata anche una mail del segretario in cui chiede la convocazione della commissione statuto che io presiedo per fornire un'interpretazione autentica o addirittura - e qui sta la gravità maggiore - il cambio della norma, cioè creare una norma ad hoc per evitare cose che non piacciono: le famose leggi ad personam, qui le stiamo facendo ad factum però è la stessa cosa. Questo non è possibile e io voglio dichiarare qui che non convocherò, neanche se mi arriverà la richiesta da parte dei consiglieri di maggioranza, la commissione statuto qualora sia inserito nell'ordine del giorno la richiesta del cambio della norma, perché lo trovo illegittimo; persino il parere del Prefetto, su cui la mail del segretario si basa, non parla di cambio della norma, ma solo di interpretazione autentica in modo molto più cauto. Chiedere un cambio della norma alla luce di un fatto preciso è veramente grave. Il consiglio comunale e signore di cambiare i regolamenti che si dà quando vuole, ma quando vuole, non su fatti precisi che è molto diverso”

DESIO, 20 maggio 2022