STIPENDI AUMENTATI PER SINDACO, ASSESSORI E PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: DOVE È LA COERENZA E IL RISPETTO NEI CONFRONTI DEI CITTADINI?
Prendiamo atto che l'Amministrazione Gargiulo ha deciso di rivedere al rialzo i propri stipendi di Amministratori: Sindaco, Assessori e Presidente del Consiglio.
Un incremento significativo: basti pensare che l'indennità annuale di 3.114,23 euro del Primo Cittadino passerà progressivamente a 4.635,75 euro nel 2024.
È subito importante una precisazione. Come Partito Democratico abbiamo sempre ritenuto che agli Amministratori locali fossero affidate responsabilità enormi a fronte di retribuzioni non adeguate. A questo proposito abbiamo accolto con favore la proposta dell'Associazione Nazionale dei Comuni di Italia (ANCI) di rivedere al rialzo queste cifre. Siamo anche soddisfatti che, in merito, si sia trovato un accordo politico trasversale e non di bandiera tra i vari Partiti.
Ciò premesso, per l'ennesima volta ci troviamo a evidenziare la totale incoerenza dell'attuale Sindaco.
Nel luglio 2016, l'allora Consigliere comunale Simone Gargiulo firmò una mozione con la quale veniva chiesto al Sindaco Corti di abbassare lo stipendio dei propri Amministratori. La motivazione? Gli Assessori all'epoca erano passati da 6 a 7 e l'attuale Sindaco riteneva che i costi complessivi degli Amministratori non dovessero aumentare. A fronte di un Assessore in più, stipendi inferiori per ciascuno e costi complessivi invariati.
Nella firma di quell'atto, il Consigliere Gargiulo era peraltro in buona compagnia. Tra gli altri Consiglieri firmatari c'erano anche Andrea Villa, attuale Vicesindaco, e Luca Ghezzi, attuale Assessore della Giunta Gargiulo. Entrambi in quota Lega, entrambi pro taglio stipendi.
Cosa fa invece Simone Gargiulo, una volta diventato Sindaco?
Nomina 6 assessori? Proprio no, ne nomina 7. Diminuisce quindi il compenso complessivo di se stesso e della sua Giunta, come auspicato nel 2016 da lui e dai suoi colleghi della Lega? Neanche a parlarne. Quello che fa, invece, è assumere nel suo Staff una ex consigliera in quota Lega che ha curato la sua campagna elettorale, di fatto un ottavo Assessore che si occupa esclusivamente della sua comunicazione personale.
A questo punto viene da chiedersi: di fronte all'incremento di stipendio previsto per legge avrebbe potuto, quantomeno, non accoglierlo o ridimensionarne l'entità per se stesso e per i suoi colleghi? Certo che sì: sarebbe bastato una semplice delibera di Giunta, un atto motivato.
Così come aveva fatto l’ex Sindaco Corti quando, con delibera di Giunta, tagliò gli stipendi per sé e gli assessori del 10% poiché: “in tempi di crisi economica, nei quali è anche più alta l'attenzione ai costi della politica, è giusto che i sacrifici vengano fatti anche da noi” dichiarò a quel tempo Corti.
Ma ancora una volta questo non avviene per Gargiulo e la sua Giunta: l'aumento di stipendio viene assorbito nella sua interezza.
Peccato, oltre un segnale di coerenza (questa sconosciuta), sarebbe stato un segnale di rispetto verso chi, tra pandemia e conseguenze in atto della guerra in Europa, non solo non potrà garantirsi aumenti, ma farà sempre più fatica a far quadrare i conti.
Desio, 17 marzo 2022