Punti Di vista #6 - 𝑺𝒖𝒍 𝒗𝒐𝒕𝒐 π’“π’†π’ˆπ’Šπ’π’π’‚π’π’†!

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di Enzo Mariani.

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica domenicale #PuntiDivista. Uno spazio per analisi, suggerimenti di approfondimento e letture "pazienti".Questa settimana la riflessione di Enzo Mariani, membro del Collegio dei Garanti del Partito Democratico di Desio, verte sul voto delle Regionali 2023 che si sono tenute il12 e il 13 febbraio in Lazio e in Lombardia.

Nuovo appuntamento con la nostra rubrica domenicale #PuntiDivista. Uno spazio per analisi, suggerimenti di...

Posted by PD Desio on Saturday, February 25, 2023

Anche se con ritardo, e in attesa delle primarie del 26-02, qualche riflessione sul voto regionale mi sembra doverosa.

Per cominciare due dati negativi.
Il piΓΉ grave Γ¨ il crollo dell’affluenza alle urne, rispetto alle precedenti tornate elettorali. E questo crollo ha colpito di piΓΉ il centrosinistra, soprattutto nel Lazio.
Per restare a Desio votanti del 12-13 febbraio solo 13532, voti PD 2075. (Alle politiche di settembre votanti 22277, voti PD 3746).

Il secondo dato negativo Γ¨ che in Lombardia, e anche nel Lazio, trionfa il cattivo governo, e uno dei governi lombardi peggiori da quando furono create le regioni, quello di Fontana, viene confermato; perΓ² il centro-destra , dopo 28 anni di governo regionale diventa destra-centro, e si conferma il dato politico della crescita impetuosa della parte piΓΉ retriva della coalizione, il FDI meloniano.

Ma c’è anche un dato positivo.
Sul piano politico abbiamo anche un aspetto positivo per il PD e la sinistra: pur nel quadro di una nuova sconfitta, il tentativo di ridimensionare il PD, il fuoco concentrico orchestrato del polo Renzi-Calenda da una parte e dal M5S di Conte dall’altra, Γ¨ fallito, almeno nelle regioni dove si Γ¨ votato, e questi partiti subiscono un forte ridimensionamento, e il PD si conferma il perno fondamentale e imprescindibile per una alternativa democratica e di buongoverno a livello lombardo.
Possiamo dire che Γ¨ stato meno penalizzato il PD grazie al minimo di organizzazione e presenza sul territorio, purtroppo concentrata perΓ² solo sulle grandi e medie cittΓ .

CONSIDERAZIONI SUL PARTITO DEMOCRATICO
Riportare alla partecipazione attiva alla vita politica e quindi al voto l’astensionismo di sinistra deve essere assillo quotidiano di un partito che deve proporre un cambiamento sociale e civile , e non solo una gestione dell’esistente.
Ci vuole dunque un PD che sia percepito prima di tutto come partito organizzatore di partecipazione popolare e di cittadinanza attiva, che sa raccogliere la critica sociale, e non solo come partito di bravi amministratori.
Questo implica un’organizzazione diffusa, con non solo con sedi tradizionali come le sezioni, ma anche con uso sistematico della tecnologia . E qui le debolezze sono grosse. Nella nostra provincia le sezioni con piΓΉ di 50 iscritti sono ben poche (e Desio Γ¨ fra queste, e dobbiamo esserne fieri!) . Dunque, il primo compito della struttura provinciale deve essere quello di promuovere e curare nel tempo la ricostruzione di una presenza diffusa di sezioni. Temo tra l’altro che con solo il volontariato sia impossibile.


SUL CONGRESSO
Con l’orgoglio di appartenere a un partito, unico in Italia, che tiene congressi partecipati dal vivo da decine di migliaia di iscritti (150.000 in tutta Italia quest’anno e sono pochi rispetto al passato pre-covid), e che allarga il potere decisionale sulla scelta del segretario anche ai simpatizzanti ( le primarie aperte sempre oltre il milione), devo perΓ² dire che non mi piacciono congressi che si riducono solo a una scelta fra persone e i loro profili . E anche quest’anno Γ¨ stato cosΓ¬.

Lo spazio per approfondire i temi e per costruire un pensiero diffuso e autonomo della comunitΓ  democratica Γ¨ esiguo. E quest’anno di temi nuovi ce ne sono tanti, ma due per me davvero rilevanti, che segnano non solo l’attualitΓ , ma segneranno i prossimi anni:
1. il ritorno della guerra in Europa
2. l’avvento al potere in Italia di una forza, FDI, sostanzialmente distante dalla costituzione democratica e antifascista.
Questi due temi avrebbero meritato confronti, approfondimenti, elaborazione collettiva, che non ci sono state.