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Isabella Lappa

di Isabella Lappa

Questa settimana per la nostra rubrica domenicale "Punti Di vista", Isabella Lappa, Medico di medicina generale dal 1982 al 2021, ci propone interessanti riflessioni sul servizio Sanitario Nazionale. Ripercorrendo le tappe storiche dalla sua istituzione fino ai nostri giorni, mette in luce l’inesorabile declino cui Γ¨ stato condannato da scelte politiche scellerate: dall’essere riconosciuto come eccellenza italiana dall’OMS prima del 2000, fino all’attuale stato disastroso in cui versa. Il nostro Sistema Sanitario Nazionale risponde ancora al diritto alla salute universale indipendentemente da fattori economici o di residenza, fine per il quale l’On. Tina Anselmi, Ministro della SanitΓ , l’aveva istituito? E come possiamo aiutare il SSN a tornare ad operare per il benessere di tutti i cittadini?

Vediamolo insieme.

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Posted by PD Desio on Sunday, May 21, 2023

RIFLESSIONI SUL SSN

Il nostro Servizio Sanitario Nazionale venne istituito dall'allora Ministro della SanitΓ  onorevole Tina Anselmi con la legge 833 del 1978 per sancire il diritto alla salute universale indipendentemente da fattori economici o di residenza. In questi anni molte cose sono cambiate e non in meglio.

Secondo l'OMS, prima del 2000, l’Italia aveva, dopo la Francia, il secondo sistema sanitario migliore del mondo in termini di efficienza, spesa ed accesso alle cure per tutti.

Vogliamo ricordare cosa Γ¨ successo?

Negli anni 90 (D. lgs numero 502/1992) assistiamo alla trasformazione delle USL (UnitΓ  Sanitarie Locali) in ASL (Aziende Sanitarie Locali) per cui entrano nel settore sanitario logiche proprie delle aziende private dove la spesa sanitaria deve essere proporzionata alle entrate e non unicamente all'entitΓ  dei bisogni.

Successivamente (D. lgs. 229/1999) viene rafforzata l’evoluzione in senso aziendale e l’SSN viene regionalizzato, con la riforma del titolo V della legge costituzionale numero 3/2001 la tutela della salute diviene materia di legislazione concorrente Stato - Regione: lo Stato determina i LEA (livelli essenziali di assistenza), le regioni regolamentano e organizzano i servizi sanitari finanziando le ASL. Di conseguenza vengono attuati, da quelle che sono ormai aziende che a questa logica devono ispirarsi, tagli alla sanitΓ  bloccando il turnover dei medici negli ospedali, eliminando servizi o chiudendo i piccoli ospedali con notevole disagio nei numerosi centri rurali. I tagli di risorse e di personale degli ultimi due decenni hanno ridotto allo stremo l’SSN che non riesce piΓΉ a rispondere ai bisogni dei pazienti. Solo negli ultimi anni si sono tagliati 10 miliardi di fondi per la sanitΓ  e 5818 posti letto.

Parallelamente al ridursi delle risorse pubbliche cresceva la SanitΓ  privata (convenzionata e non) inoltre il privato convenzionato riceve sostegno finanziario dallo stato senza essere governato dal sistema pubblico. I cittadini che possono permetterselo si rivolgono alla piΓΉ rapida SanitΓ  privata, mentre per i piΓΉ indigenti rimangono le lunghe liste di attesa degli ambulatori pubblici.

Significativo che al Centro Nord il 47% di cittadini abbiano una assicurazione privata contro solo il 7% al Sud. Personalmente ritengo che le disuguaglianze nella cura della salute siano eticamente inaccettabili.

Il fondo sanitario nazionale Γ¨ finanziato con il 6% del PIL, molto al di sotto di altri paesi europei.

Nel territorio invece la carenza dei medici di famiglia (MMG), pediatri (PLS), medici di continuitΓ  assistenziale (MCA) ed infermieri Γ¨ dovuta ad errori di programmazione del fabbisogno con decenni di numero chiuso nei corsi di laurea e nelle scuole di specialitΓ  senza aver considerato l’allungarsi della vita media e di conseguenza l'aumento delle patologie croniche nella popolazione. A questo dobbiamo aggiungere il fenomeno della fuga all' estero per cui abbiamo formato e perso negli ultimi 10 anni circa 180.000 operatori sanitari a vantaggio di altri paesi ed Γ¨ un lusso che non avremmo potuto permetterci.

MM PLS MCA in via di estinzione?

Rispetto a 15 anni fa ce ne sono 14.000 in meno e senza personale sul territorio l’SSN non riesce piΓΉ a garantire quella capillaritΓ  della cura che per anni Γ¨ stata un nostro vanto.

Assistiamo quindi a pronto soccorso (PS) presi d'assalto, liste d'attesa infinite, condizioni di sovraccarico di lavoro inaccettabili che portano alla fuga del personale. Per sopperire a queste carenze cosa Γ¨ stato fatto?

Per i MMG Γ¨ stata allungata l’etΓ  pensionabile a 72 anni (facoltativa) e aumentato il massimale degli assistiti.

Negli ospedali si Γ¨ fatto ricorso ai medici β€œa gettone” cioΓ¨ al reclutamento di medici esterni non arruolati mediante concorso e remunerati con risorse garantite sotto la voce β€œspese di acquisto beni e servizi β€œnon gravate da tetti e meglio pagati del personale dipendente. CiΓ² ha comportato un aumento della spesa pubblica (un turno di guardia di 12 ore in PS viene remunerato con 1500/2000 € lordi introito clamorosamente superiore a quanto percepito dai medici dipendenti), ma la cosa ancor piΓΉ grave Γ¨ l'incertezza sulla qualitΓ  della prestazione erogata in quanto questi professionisti spesso non hanno requisiti specifici.

Non voglio tralasciare di dire che a mio avviso l’aumento delle richieste di tipo sanitario da parte dei cittadini e la percezione del medico da alleato nella cura della salute ad erogatore di prescrizioni sia stata parzialmente indotta dai media. Trasmissioni televisive (chi non ricorda Elisir?) che volevano dare una panoramica delle possibilitΓ  e dei successi della medicina come importante effetto collaterale aumentavano in molti soggetti una latente ipocondria che sfociava in una richiesta ingiustificata di accertamenti.

CiΓ² ha indotto false aspettative e si Γ¨ formato uno scollamento fra quello che la societΓ  si aspetta e ciΓ² che i medici sono in grado di offrire.

In PS i codici bianco verdi sono piΓΉ del 50% del totale e nel 20% inappropriati. La scelta di accedere al PS in modo improprio Γ¨ riconducibile a dinamiche psicosociali e ad un clima emotivo di diffuso allarme riguardo alla salute che trova conforto dall' ospedale dove la tecnologia diagnostica Γ¨ disponibile. Altra causa importante di sovraffollamento del PS Γ¨ il ritardo nel ricoverare i pazienti per indisponibilitΓ  di posti letto. CosΓ¬ il PS Γ¨ stretto in una morsa; il deficit di posti letto impedisce il trasferimento nei reparti mentre continua l’afflusso dei codici minori che non trovano risposte territoriali adeguate.

In questa situazione di disagio permanente c'Γ¨ stato un aumento esponenziale di denunce per malpractice, studi legali pubblicizzano che una denuncia non costa nulla all' assistito e puΓ² solo portare un vantaggio economico poichΓ© gli avvocati verranno pagati solo se otterranno un risarcimento, ma intanto si avvia una macchina costosa e lunga di difensori, periti etc.

L'espressione di questa profonda crisi tra medico e paziente si manifesta anche nelle frequenti aggressioni subite dal personale sanitario che Γ¨ in prima linea a gestire la forbice tra domande crescenti e risorse decrescenti pagando il piΓΉ delle volte per colpe non sue ma di politica sanitaria. Questo ha portato molti medici a praticare una medicina difensiva con eccessiva e non adeguata prescrizione di esami dal costo pubblico molto alto. Con tutte le promesse fatte abbiamo perso la cultura della probabilitΓ , dell’accettare il rischio anche delle decisioni giuste, Γ¨ necessario che la classe medica si impegni a recuperare autorevolezza e fiducia e che l’opinione pubblica riprenda a considerare il medico come un alleato che cerca di fornire le migliori cure per il proprio paziente anche quando non risolutive. Studi hanno confermato come sia importante nel processo di guarigione la fiducia nel proprio medico.

Come possiamo aiutare il SSN?

1) Riorganizzando la prevenzione e gli interventi precoci estendendoli ai territori dove non sono ancora attuati

2) Responsabilizzando i cittadini offrendo educazione sanitaria sugli stili di vita (in particolare alimentazione e lotta ad alcolismo e tabagismo)

3) Riconquistando il rapporto di fiducia tra medici e cittadini per limitare la medicina difensiva e perchΓ© la scelta del percorso diagnostico e della cura siano condivisi limitando indagini inutili

4) Il finanziamento del SSN deve essere portato dopo anni di tagli almeno al 7% del PIL per garantire almeno il turnover del personale e la sua qualificazione costante

5) Bisogna rivedere i costi della non qualità cioè seguire l'evidence based medicine.

6) Trovare spazi per risparmiare con l’analisi dei dati che possediamo per individuare processi di cura in grado di generare risparmi. Per fare un esempio: uno studio pubblicato sulla rivista Health Care dimostra che l’utilizzo della ablazione transcatetere nella fibrillazione atriale si Γ¨ rivelata piΓΉ economica e con risultati migliori delle altre scelte terapeutiche che pure sono piΓΉ frequentemente utilizzate

7) Negli ospedali occorre creare condizioni migliori di lavoro assumendo personale qualificato con contratti stabili e retribuzioni adeguate

8) Per quanto riguarda la medicina territoriale Γ¨ necessario che tutte le incombenze burocratiche vengano gestite da personale amministrativo, che al MMG sia affiancato un infermiere di famiglia, che venga accettata l’autocertificazione per i primi 3 giorni di malattia

9) Sarebbe utile affiancare al MMG in prepensionamento uno specializzando perchΓ© la medicina non Γ¨ solo una serie di conoscenze ma anche un’arte che va trasmessa alle generazioni successive soprattutto per quanto riguarda l’approccio al paziente

La sorte della sanitΓ  pubblica Γ¨ questione sociale e politica β€œOperare per il rafforzamento del sistema sanitario nazionale presidio insostituibile di unitΓ  del Paese” questa Γ¨ l’esortazione del presidente Mattarella., e l’attuale presidente del consiglio come pensa di invertire la rotta?