LE “GIRANDOLE” DI DESIO: LA CITTA’ E I SUOI COMMERCIANTI MERITANO DECISAMENTE DI PIU’

Questo il commento amaro di Jenny Arienti, ex assessore al Commercio di Desio, su Pasqua di colori, l’evento che avrebbe dovuto dare inizio alla rinascita desiana dopo la pandemia.

“Un assessorato al commercio con lo scopo di sostenere ed incentivare l'apertura di nuove attività e il mantenimento di quelle attuali a cui è stata abbinata la delega al marketing territoriale per promuovere la città.

Un assessorato agli eventi, abbinato alla delega alle partite iva, che sembra in competizione con la collega al commercio nello strappare consensi e soprattutto dissensi tra i commercianti.

Un assessorato alla comunicazione e un addetto stampa del sindaco che non riescono a produrre nemmeno un comunicato stampa alla settimana.

Eppure, nonostante tutto ciò, Desio non è per niente rinata.

Anzi. Sono sempre più i negozi e i bar chiusi e sono del tutto assenti eventi cittadini che possano rilanciare la città. Basti vedere il flop delle “girandole”, peraltro pagate dai commercianti che poi hanno pure dovuto restituirle (oltre il danno anche la beffa, ci vien da dire!).

Negli anni passati l’amministrazione ha lavorato per supportare il commercio locale e lo ha fatto anche con sostegni economici. Ora, invece, l’amministrazione Gargiulo chiede contributi economici a chi, dopo due anni di pandemia, sta cercando di risollevarsi e, in cambio, non è nemmeno in grado di offrire un calendario di eventi appetibile.

Ad oggi (e siamo già a maggio) manca ancora il programma dei mercoledì sera in centro e il cartellone degli eventi estivi in Villa Tittoni.

Insomma, ben quattro persone impegnate per “rilanciare Desio” che in sei mesi hanno saputo portare soltanto le girandole attaccate con del nastro adesivo sui pali del centro cittadino.

Che fine ha fatto il DUC (Distretto Urbano del Commercio)? Quali progetti sono in previsione per i commercianti? Quale iniziativa coinvolgerà i commercianti dei quartieri? In sei mesi di amministrazione Gargiulo ancora nessuna risposta è pervenuta. Desio merita di più. Il commercio locale merita di più.”