Il forno inceneritore come poltronificio: in Bea entrano i firmatari del patto, e pure i parenti
Ricordate il patto elettorale tra le coalizioni Gargiulo e Motta? Tenuto segreto prima del ballottaggio, dopo il voto il rispetto del patto è stato rivendicato da Forza Italia e dalle liste centriste.
Al momento nessun posto in Giunta è stato assegnato alla ex coalizione di Motta, nonostante mesi di polemiche incrociate e recenti voci di un rimpasto imminente di Assessori e relative deleghe.
Uno dei punti dell'accordo, però, ha infine trovato accoglimento."Un incarico nel Cda di Bea indicato dalla coalizione Motta": questo recitava il quarto punto del patto elettorale.
Martedì 11 ottobre, BEA, la società che gestisce il forno inceneritore di Desio, ha rinnovato le sue cariche. A definire nomi e ruoli è stata l'Assemblea dei Sindaci soci. Tra questi soci vi è anche e soprattutto il Sindaco di Desio, in qualità di rappresentante del Comune più "pesante" nella Società (Il Comune di Desio detiene il 12,03% della partecipazione azionaria). Cosa è successo, quindi?
In BEA entrano non uno, ma ben due rappresentanti di Forza Italia Desio. Entra Michele Vitale, ex Assessore all'Urbanistica di Desio e firmatario del patto per conto di Forza Italia. Entra Marilena Bicciato, candidata per Forza Italia alle elezioni 2021, seconda più votata nella lista dietro solo a Samuel Costanza. Ad ottenere una carica nel governo del forno di incenerimento è anche Rosario Mancino, firmatario del patto per Fratelli d'Italia, nonché segretario provinciale dello stesso partito.
È finita qui? Non ancora, perché ad entrare nel Consiglio dei Revisori dei Conti è pure Luigi Villa. Per chi non lo sapesse Luigi Villa è marito di Pia d'Andrea, Segretaria del Circolo di Desio e Commissaria del Circolo di Cesano per Fratelli d'Italia.
Tutte nomine politiche, politicissime. Ancora di più: partitiche. Gestite, insieme agli altri soci, da un Sindaco, Simone Gargiulo, che si era presentato agli elettori come civico e apartitico. Una bella giravolta.
Che ne è quindi della società che dovrebbe governare il forno d'incenerimento? Ridotta ad un banchetto dove i soci commensali si dividono la torta delle cariche pubbliche, strumento per ravvivare patti elettorali spenti o piazzare i parenti di qualche notabile locale.
Crediamo che la Politica meriti ben altro, e tragga la sua credibilità da ben altro. Orgogliosi, come Partito Democratico di Desio, di esserci sempre sottratti con coerenza ad una logica spartitoria che vede le società partecipate ridotte a poltronifici.